Esame medico
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Solo il 47% dei bolognesi dice di monitorare regolarmente la propria salute attraverso visite ed esami di controllo

Restano una minoranza i bolognesi che fanno prevenzione a tutela della propria salute: a dirlo è l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, svolto in collaborazione con Nomisma. L’indagine, che periodicamente sonda l’attitudine alla prevenzione degli abitanti del Bel Paese e di varie città italiane, ha riscontrato infatti come il numero di abitanti del capoluogo emiliano che svolgono controlli regolari sia rimasto quasi invariato rispetto all’anno scorso, e dunque meno di un bolognese su due faccia visite ed esami di prevenzione.

Dichiara infatti di monitorare la propria salute con controlli regolari il 47% del campione; il dato è appena più alto del 45% registrato nel 2022, anche se va sottolineato che si mantiene superiore alla media nazionale, pari al 41%. Resta stabile al 39% la percentuale di chi dice di curarsi solo quando comincia a soffrire di un disturbo o di una malattia, mentre si dimezza quella dei bolognesi che non fanno nulla di particolare per tutelare la propria salute (4%, contro l’8% dell’anno scorso).

Andando ad approfondire i singoli esami, le analisi del sangue risultano il controllo più effettuato: lo hanno svolto nell’ultimo anno ben quattro bolognesi su cinque (80%). Al secondo posto l’esame delle urine, che quasi due su tre (62%) hanno effettuato negli ultimi 12 mesi. Appaiono invece più trascurati altri esami importanti, come la visita dermatologica per il controllo dei nei: nonostante la crescente pericolosità dell’esposizione eccessiva ai raggi solari, il 61% dei bolognesi dichiara di aver fatto l’ultima visita di questo tipo “molti anni fa”, o addirittura di non averla mai fatta, e solo il 26% l’ha svolta negli ultimi 12 mesi.

Guardando al campione femminile, inoltre, emerge come poco più della metà (54%) delle donne bolognesi si sia sottoposta a una visita ginecologica nell’ultimo anno, con quasi una su cinque (19%) che addirittura non ha mai svolto questo controllo o non lo effettua da molti anni. Di conseguenza, soltanto il 41% si è sottoposta a un Pap test negli ultimi 12 mesi.

Per concludere l’indagine, UniSalute ha sondato le ragioni per cui molti bolognesi ancora sottovalutano l’importanza di monitorare regolarmente il proprio stato di salute. Da quanto emerso, la difficoltà ad accedere alle cure risulta un ostacolo importante: tra chi non ha svolto alcun controllo nell’ultimo anno, ben il 19% dà come motivazione i tempi di attesa troppo lunghi, e il 16% i costi troppo elevati. Ma c’entra anche una scarsa cultura della prevenzione, tanto che tra le motivazioni più citate ci sono la convinzione di non avere bisogno di fare controlli (27%), e la tendenza a fare visite solo quando ci si sente poco bene (20%).