
Un workshop con istituzioni, imprese e comunità locali per condividere azioni e possibili sinergie sulla tutela dell’oro blu in coerenza con quanto previsto dalla certificazione Alliance for Water Stewardship
Philip Morris e Gruppo Hera fanno squadra con imprese, istituzioni e comunità locali per la salvaguardia della risorsa idrica e, nell’ambito del percorso verso il rinnovo della certificazione AWS (Alliance for Water Stewardship), hanno organizzato un workshop per condividere azioni e possibili sinergie sulla gestione dell’acqua. L’incontro si è tenuto presso il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC) di Crespellano-Valsamoggia (Bologna) e ha visto la partecipazione di rappresentanti delle più importanti imprese del territorio e non solo, con la presenza istituzionale del Comune di Bologna e di Confindustria Emilia Area Centro.
La certificazione AWS è un importante standard internazionale promosso dal Global Compact, il Patto mondiale delle azioni Unite, come strumento per concretizzare e incoraggiare il corretto uso dell’acqua. La certificazione è stata ottenuta da Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna (PM MTB) per lo stabilimento di Crespellano nel 2019 e da Gruppo Hera per il potabilizzatore di Val di Setta a Sasso Marconi nel 2021 (prima utility a livello mondiale a ottenere questo standard per un potabilizzatore). Il raggiungimento del traguardo della certificazione AWS è stato possibile anche grazie al coinvolgimento delle comunità locali e dei principali stakeholder che Gruppo Hera e PM MTB ritengono fondamentale valorizzare, creando una rete sempre più estesa di realtà che cooperano nell’impegno sul fronte della salvaguardia della risorsa idrica.
Nel corso del workshop, Gruppo Hera e PM MTB hanno illustrato le nuove azioni messe in campo, le collaborazioni attivate e i dati relativi alla disponibilità e alla qualità della risorsa idrica dell’area di riferimento.
Il Gruppo Hera ha infatti posto l’attenzione sul rischio correlato alla disponibilità di risorsa idrica per il bacino del fiume Reno, area di riferimento dell’impianto in Val di Setta, che al momento risulta moderato. Si rilevano comunque due fattori di criticità da tenere sotto osservazione: lo stress idrico di base, che dipende dalla capacità di rigenerazione delle fonti idriche, e l’intensità di sfruttamento delle fonti idriche, conseguenza del livello di antropizzazione dei territori (aumento della popolazione e sviluppo industriale). Analizzando il periodo 1961-2021, in generale si può dire che il trend di precipitazione media annua, alternandosi tra anni significativamente piovosi (il 2019 si è confermato tra i primi 10 anni più piovosi dal 1961) ed anni più siccitosi (2017), resta in media presentando variazioni non significative rispetto alla serie storica di riferimento. Il numero dei giorni piovosi in un anno, tuttavia, è diminuito ed è aumentata l’intensità. Il deflusso delle acque nel Reno e nel suo bacino si è ridotto e la temperatura annua media dal 2011 è costantemente in crescita.
“Come Philip Morris siamo e resteremo sempre in prima linea per un uso responsabile dell’acqua e in generale di tutte le risorse – parole di Massimo Caffarelli, Director Manufacturing Philip Morris MTB, che ha aggiunto – la sostenibilità è un perno centrale nel nostro percorso di trasformazione, e il percorso per l’ottenimento della certificazione AWS rappresenta un tassello fondamentale”.
“La gestione virtuosa dell’acqua è un tema per noi fondamentale – afferma Alessandro Baroncini, Direttore centrale Reti del Gruppo Hera – e la certificazione AWS conferma il nostro impegno per la tutela della risorsa idrica. Nel piano industriale al 2026, che prevede investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi di euro, abbiamo destinato più di 1 miliardo al ciclo idrico integrato, portando l’investimento pro capite a quasi 85 euro per abitante a fine piano (oggi è circa di 65 euro contro la media italiana di 46), in linea con le migliori realtà europee. In questo contesto, è importante fare rete sul territorio, nello spirito dello standard internazionale AWS, per mettere a confronto i dati, costruire azioni condivise, favorire buone pratiche”.