
Protagonista dell’esposizione è l’arte che rivaluta la materia e strizza l’occhio all’ambiente
L’arte di Decio Zoffoli approda a Dozza. ‘Preziosa è la materia’ è il titolo della mostra diffusa dell’artista cesenate, ma di casa a Castel San Pietro Terme, che dal 19 marzo all’8 maggio impreziosirà gli spazi della Rocca dell’antico borgo medievale. Non solo. Spazio ad altre splendide creazioni dell’estroso talento romagnolo, dal 19 marzo al 30 ottobre, nel parco comunale attiguo al ristorante ‘Via Vai’ lungo le pendici che conducono a Monte del Re.
Un’iniziativa che vede, ancora una volta, la lungimirante sinergia tra l’amministrazione comunale e la Fondazione Dozza Città d’Arte. Un collaudato binomio capace di valorizzare con continuità lo straordinario impatto scenico del paese dei muri dipinti forte di quell’intrinseco patrimonio artistico, storico e culturale noto in tutto il mondo.
La carriera di Decio Zoffoli ed il titolo dell’esposizione temporanea rimandano senza indugi a quell’innata dote artistica legata alla capacità di estrapolare il carattere della materia per promuoverne la giusta considerazione al cospetto del pubblico. Non solo. Via libera alla rivalutazione dei materiali che compongono l’opera: singoli elementi che hanno un’anima ed un carattere in grado di identificarli chiaramente rendendoli unici e speciali all’occhio del visitatore. La base ed il filo conduttore che guidano una produzione ecclettica focalizzata alla salvaguardia di quel doveroso e necessario percorso di rilancio di componenti troppo presto etichettati dalla moderna società come obsoleti. Non esistono scale gerarchiche o indici di grandezza dei materiali nella mente di Zoffoli ma domina l’amore incondizionato per una materia che evolve e si riscopre ritrovandosi in perfetto equilibrio con l’essenza creativa dell’artista.
“Ringrazio l’artista Decio Zoffoli, apprezzato per l’assoluta originalità della sua produzione, e la Fondazione Dozza Città d’Arte che allestisce nella cornice scenica della nostra Rocca un’esposizione dalla forte identificazione culturale e dall’innesto perfetto con i dettami della nuova Carta dell’Ambiente del nostro Comune – commenta il sindaco Luca Albertazzi – Un documento che implica la declinazione in chiave ambientalista di tutte le iniziative ed istanze che nascono sul territorio. La trasposizione di questo concetto in ambito artistico e culturale è un risultato straordinario in termini di comunione d’intenti”. E ancora: “Ritrovare i messaggi di coerenza e concretezza, che devono necessariamente regolamentare le azioni a supporto della tematica ambientale ed ecologista, in una mostra d’arte non è una cosa affatto scontata – conclude il primo cittadino -. È il frutto più bello della sensibilità di un’intera comunità all’indirizzo di un tema che riguarda il nostro domani”.
“Il consiglio direttivo della Fondazione ha immediatamente accolto il progetto di Decio Zoffoli, esperto conoscitore di materiali, di tecniche e forme, dotato di una eccezionale manualità con cui riesce a coniugare preziosità della materia e creatività – sottolinea Simonetta Mingazzini, presidente – Inoltre, in una fase storica come quella che stiamo attraversando, è rigenerante poter constatare come da macerie, relitti e scarti, possano nascere idee e commistioni per dare nuova vita a ciò che invece consideravamo già perduto.”
Gli orari di visita in Rocca, dal 19 al 27 marzo, prevedono dal lunedì al sabato una doppia fascia oraria (10-13 e 14-18) alternata alla lunga parentesi continuativa della domenica e dei festivi (10-19.30). Dal 27 marzo all’8 maggio, invece, dal lunedì al sabato porte aperte dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Domenica e festivi immutati (10-19.30). Informazioni utili al contatto 0542.678240 e sul web www.fondazionedozza.it . Per tutte le delucidazioni in merito all’esposizione esterna nel parco comunale attiguo al ristorante ‘Via Vai’ è disponibile il numero telefonico informativo 346.5340484.