
L’occasione è stata la consegna mensile di derrate alimentari alle strutture caritative e solidaristiche della città
Una delegazione della Giunta Comunale, guidata dal sindaco Marco Panieri e composta dal vice sindaco Fabrizio Castellari e dagli assessori Elena Penazzi, Elisa Spada e Daniela Spadoni, anima organizzatrice dell’evento in qualità di assessore al Welfare, si è recata nei giorni scorsi nella sede del centro logistico del “Banco Alimentare” (in via Zello 1).
A riceverli c’erano il presidente della Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna, Stefano Dalmonte e il direttore Gian Luca Benini. L’occasione della visita è stato l’incontro con i volontari e i vertici della Onlus, durante la distribuzione mensile alle strutture caritative e solidaristiche della nostra città, delle derrate alimentari acquistate con parte delle risorse residue che il governo ha trasferito al Comune di Imola, nel marzo scorso, per la ‘solidarietà alimentare’ durante l’emergenza Covid-19.
In totale, il Dipartimento della Protezione civile (ordinanza n.658 del 29/03/2020) ha destinato al Comune di Imola 370.038,57 euro, per i ‘buoni spesa’.
Il sindaco Marco Panieri e l’assessore al Welfare Daniela Spadoni spiegano: “Il Banco Alimentare ha svolto in questi mesi e svolge tuttora un prezioso servizio per la nostra comunità imolese dedicato alla consegna, un giorno al mese, alle strutture caritative e solidaristiche della nostra città delle derrate alimentari acquistate con questi contributi. Ci sembrava giusto, come nuova amministrazione comunale, incontrare i volontari durante la consegna dei prodotti, proprio per testimoniare la volontà dell’attuale giunta di proseguire insieme questo virtuoso percorso avviato dal Commissario Izzo, perché ha dimostrato che più facilmente si raggiungono le famiglie più bisognose del nostro territorio”.
Da parte sua, il presidente del Banco Alimentare Stefano Dalmonte racconta: “Una delle (poche) belle notizie del primo semestre 2020 è stata quella di ricevere dall’allora Commissario Izzo una telefonata con la quale si chiedeva al Banco Alimentare ER una concreta collaborazione al fine di rendere il più efficace possibile l’intervento di aiuto alimentare a favore delle fasce più fragili colpite dalla pandemia sul territorio imolese. Quello che ha colpito è stato soprattutto il chiaro concetto di sussidiarietà espresso in quella proposta di sinergia: il pubblico (soprattutto per competenza) e il privato (nel nostro caso per esperienza ormai trentennale) lavorano insieme perché ogni risorsa di denaro pubblico vada a buon fine”.