
Le scuole protagoniste di alcuni importanti appuntamenti nell’ambito delle iniziative programmate per ricordare il 27 gennaio “Giorno della memoria”
Il 27 gennaio di scena la Scuola Secondaria “A. Costa” IC 6 Imola – Fra questi, va ricordata la recita “Storie di donne: da Marta… a Forugh… a Mahsa; come un uccello in gabbia, loro non hanno mai smesso di cantare” portata in scena venerdì 27 gennaio, al teatro dell’Osservanza, dalla Scuola Secondaria “A. Costa” – IC 6 Imola, nell’ambito del laboratorio extra curricolare “Facciamo Teatro, Giornata della Memoria”. Si è trattato di un doppio appuntamento: al mattino, alle ore 10 rivolta alle scuole ed alle 20,30 aperta a tutta la cittadinanza. Il laboratorio extra curricolare “Facciamo Teatro, Giornata della Memoria”, è realizzato dalla Scuola Secondaria di primo grado “A. Costa” IC 6 Imola in collaborazione con Comune di Imola; conCittadini-Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna; Yad Vashem; Cidra; Associazione Genitori “Crescere Insieme”; Coro Andrea Costa; Progetto “Musicascuola Nuova Paideia” – Associazione Musicaper: con la collaborazione della Regione Emilia Romagna, DGR 1345/2022; con la partecipazione di Coro Gio.l, Enrico Giorgi (clarinetto e glockenspiel), Ilaria Petrantuono (voce e flauto), Cecilia Adimari (arpa celtica), Luigi Moscatello (pianoforte). Il laboratorio di teatro è tenuto dai docenti Maria Di Ciaula e Loredana Grasso; direttori del coro e referenti per le musiche sono Valentina Domenicali; Sebastiano Cellentani. Il tutto sotto la supervisione della dirigente dell’IC 6 Prof.ssa Teresa Cuciniello.
Il laboratorio ha messo in scena le figure di tre donne. La recita ha preso il via con La figlia che avremmo sempre voluto; la storia di Marta / Naomi Morgenstern (traduzione, Rita Chiappini). Quando aveva otto anni, sua madre, nel tentativo di salvarla, l’ha allontanata da Czortkov, sua città natale, mandandola a Varsavia, con una falsa identità; nonostante le circostanze, sopravvive nella realtà della perdita e della distruzione.
E’ poi proseguita con “Canto di una donna libera” di Jasmin Darznik; Teheran, 1950. Ispirato alla vita e alla poesia di Forugh Farrokhzad; è un resoconto preciso e potente della necessità di opporsi e dire la propria, e delle conseguenze del coraggio. Per tutta l’infanzia, a Teheran, le avevano detto che le bambine persiane dovevano essere umili e silenziose.
A concluder la recita è stata la storia di Mahsa Amini, giovane donna uccisa dalla polizia iraniana perché non indossava correttamente il velo. Da qui scatta qualcosa… una ribellione di tante donne e uomini che vogliono dimostrare che tutto questo non è più tollerabile.
Ora, le ragazze si tagliano i capelli, gridando nelle Piazze di Teheran “Donna, vita, libertà”.
“È compito di ognuno di noi, di ogni individuo che ama la libertà, essere al loro fianco” dicono gli studenti e le studentesse protagonisti della recita.
Domani, martedì 31 gennaio, alle ore 18,30 nella Sala “Mariele Ventre” (via Emilia, 69), gli alunni dell’Istituto Comprensivo 7 di Imola propongono la realizzazione di “Libera di perdonare”, letture ad alta voce e musica dal vivo ispirate al libro autobiografico di Eva Mozes Kor Le gemelle di Auschwitz (Newton Compton Editori). Una precisa ricostruzione della storia delle gemelle Eva e Miriam Mozes che, a soli dieci anni, vennero deportate nel più terribile dei campi di concentramento e miracolosamente riuscirono a sopravvivere agli esperimenti del medico Josef Mengele. Dopo l’odio per i carnefici, un nuovo obiettivo: tutelare la memoria e insegnare che ciascuno di noi può fare la differenza per spargere semi di speranza e di pace. Per la realizzazione dell’evento sono stati coinvolti i Teen LaAV (Lettori ad Alta Voce), il Coro Teen e l’Orchestra Orsini Senior della Scuola Secondaria di I grado “L. Orsini” (Istituto Comprensivo 7 di Imola) impegnati sia come lettori che come musicisti. La Sala “Mariele Ventre” è stata gentilmente concessa dalla Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”. L’iniziativa è rivolta a tutta la cittadinanza con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
“Anche quest’anno la scuola imolese ha interpretato e declinato con grande impegno, dedizione e zelo il valore di questa giornata. Il primo pensiero è un pensiero di gratitudine immensa verso alunni e insegnanti per tutto il lavoro di memoria vissuta che ha caratterizzato la riflessione svolta – commenta Fabrizio Castellari, vice sindaco ed assessore alla Scuola – Siamo orgogliosi di voi. Ancora una volta la scuola del territorio si dimostra una comunità viva e vivace, capace di lavorare e interloquire con tutte le agenzie culturali ed educative della città, in primis il Cidra, la biblioteca comunale, l’Aned, l’Anpi e tanti altri. La scuola ha compreso benissimo il passaggio dal ricordo al dovere di tramandare una testimonianza, proprio mentre si assottiglia il numero dei testimoni viventi scampati a quella immane tragedia. La scuola ha compreso il valore della memoria, antidoto forte all’indifferenza e fondamento sano di un sentimento di solidarietà, fratellanza, pace e coesione. I drammi di oggi chiamano tutti a tenere alti e a rinnovare ogni giorno questi valori”.