
Grazie al progetto “Un s’bota veja gnet – non si butta via niente”, frutto del lavoro trasversale di tre assessorati: Ambiente, Politiche Sociali e Sviluppo Economico, in collaborazione con il Gruppo Hera e Last Minute Market
In occasione della 10^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che ricorre domenica 5 febbraio, il Comune di Imola presenta i risultati del progetto “Un s’bota veja gnet – non si butta via niente” per il 2022.Nel complesso, sono stati donati oltre 13.800 kg prodotti alimentari, di cui più di 1.000 kg di pasti pronti.
Le aziende attive, che hanno aderito al progetto “Un s’bota veja gnet – non si butta via niente” e donano regolarmente le eccedenze alimentari sono: Interspar Imola, Mensa Hera Imola, Ecu Imola, CLAI con le Macellerie del contadino di Imola Pedagna e Imola centro. In questi giorni sono in attivazione i recuperi anche da: Crai di Sesto imolese, TeaPack Srl SB, Pasticceria Dulcis Cafè, Naturasì, e Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” con le attività connesse.
Gli enti no-profit del territorio che al momento sono stati coinvolti sono la Coop. Soc. Mano Tesa e l’Associazione No Sprechi Odv, che provvedono alla distribuzione delle eccedenze alimentari a famiglie in difficoltà, persone invalide e anziani.
Il progetto, che ha vinto il Premio “Vivere a Spreco Zero” edizione 2022, è frutto del lavoro trasversale dei tre assessorati: Ambiente, Politiche Sociali e Sviluppo Economico, in collaborazione con il Gruppo Hera e Last Minute Market, società spin off dell’Università di Bologna.
E’ una vera e propria dichiarazione antispreco quella racchiusa in un detto dei nostri nonni – “Un s’bota veja gnet – Non si butta via niente”-, che dà il nome al progetto. “L’obiettivo è duplice: prevenire e ridurre la produzione di rifiuti alimentari e, allo stesso tempo, sostenere gli enti del territorio che assistono le fasce deboli della comunità. Un duplice obiettivo che è realizzato grazie al contributo e all’impegno indispensabile di aziende ed enti no profit locali. Il tutto, in linea con gli obiettivi dell’agenda 2030, in particolare l’obiettivo 12, produzione e consumo consapevoli” spiegano le assessore Elisa Spada (Ambiente e Mobilità Sostenibile) e Daniela Spadoni (Welfare) e l’assessore Pierangelo Raffini (Sviluppo economico).
Nell’arco del 2023 il progetto si arricchirà inoltre di nuove dotazioni utili all’Associazione No Sprechi Odv. Il Comune di Imola ha infatti vinto il Bando Atersir con il quale ha previsto l’acquisto di materiali utili alla distribuzione delle eccedenze alimentari e dei pasti pronti. In particolare si tratta di 1 abbattitore congelatore di temperatura professionale; di 30 contenitori isotermici in EPP (polipropilene espanso), per il mantenimento delle temperature inferiori a 4°C o superiori a 65°C; di 360 buste termiche 50×50 per trasporto surgelati, realizzate in PE riciclabile.
L’abbattitore sarà utilizzato per preparare il cibo per la conservazione in frigorifero e nel congelatore, consentendo così di conservarlo più a lungo senza che si alteri. I contenitori isotermici e le buste termiche sono funzionali al trasporto del cibo ai destinatari in maniera tale da mantenere i cibi alla corretta temperatura, sempre al fine di conservarne la salubrità e le caratteristiche organolettiche e di garantire un minore scarto.
E’ previsto inoltre un corso di formazione per 20 volontari che si occupano del recupero degli alimenti – da esercizi commerciali, mense aziendali ed aziende di produzione – e della loro distribuzione ai destinatari, utile a sviluppare maggiori competenze nella gestione degli alimenti recuperati.
Sulla pagina web del Comune di Imola dedicata al progetto è possibile fare approfondimenti e vedere i dati aggiornati dei recuperi alimentari https://www.comune.imola.bo.it/un-sbota-veja-gnet