
La richiesta riguarda solo i Comuni che si trovano di fatto isolati e dovrà essere validata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile
Oltre alle attività di primo intervento in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna, la Regione pone la propria attenzione anche ad altri aspetti che riguardano la fase immediatamente successiva agli interventi di emergenza.
Come, ad esempio, la necessità di evitare che persone e aziende delle aree colpite da frane e allegamenti tali da creare veri e propri isolamenti dal resto del territorio, debbano anche preoccuparsi, nell’immediato, di far fronte ad adempimenti fiscali, contributivi o simili.
Per questo la Regione Emilia-Romagna ha definito un primo elenco di Comuni nei quali, a causa della alluvione o delle frane che si sono verificate in conseguenza, c’è l’oggettiva impossibilità di poter continuare a garantire il normale svolgimento delle attività produttive o la normale vita sociale della popolazione. Elenco non esaustivo e che potrebbe essere aggiornato: nel caso di evoluzione peggiorativa del quadro degli eventi e dei danneggiamenti, si provvederà prontamente a integrare l’elenco.
Elenco dei Comuni e delle singole località che ha trasmesso al Governo, e che dovrà essere validato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, affinché chi vive e lavora in quei territori possa beneficiare della sospensione dei pagamenti relativi ad adempimenti fiscali, contributivi o simili che il Governo si appresta a varare nel Consiglio dei Ministri di martedì prossimo.
Attenzione, però: questo elenco non comprende tutti i Comuni che sono stati danneggiati, anche pesantemente, dal maltempo, e per i quali serviranno comunque adeguati finanziamenti e interventi per i ripristini delle infrastrutture e la messa in sicurezza del territorio per una piena ripartenza. L’elenco odierno, dunque, ricomprende solo quelli in cui si stanno verificando oggi situazioni di vero e proprio isolamento, rendendo impossibile, da parte di chi vive e lavora in quegli ambiti territoriali, rispettare le normali scadenze che riguardano il pagamento di tasse, contributi e altri adempimenti amministrativi.
Per il territorio di Bologna e provincia: Bologna, frazione di Paleotto; Borgo Tossignano, tutto il territorio; Budrio, frazioni di Prunaro, Vedrana e Vigorso; Casalfiumanese, tutto il territorio; Castel del Rio, tutto il territorio; Castel Guelfo, località di capoluogo ovest; Castelmaggiore, frazione di Castello; Castel San Pietro Terme, frazioni di Gaiana e Montecalderaro, Molinonovo e Gallo Bolognese, capoluogo parco Lungo Sillaro; Castenaso, frazioni di Fiesso, Laghetto Madonna di Castenaso, XXV Aprile; Dozza, capoluogo; Fontanelice, tutto il territorio; Imola, frazioni di San Prospero, Giardino, Spazzate Sassatelli, Sasso Morelli, Montecatone, Ponticelli, Pieve di Sant’Andrea, Sesto Imolese, Ponte Massa, Tremonti, Autodromo, Codrignanese; Loiano, tutto il territorio; Medicina, frazioni di Villa Fontana, Sant’Antonio, Portonovo, Fiorentina, Buda, Fossatone, Crocetta, Fantuzza, Ganzanigo, San Martino e Via Nuova; Molinella, frazioni di Selva Malvezzi e San Martino in Argine; Monghidoro, tutto il territorio; Monte San Pietro, frazioni di Monte San Giovanni, Calderino, Loghetto e Amola; Monterenzio, tutto il territorio; Monzuno, tutto il territorio; Mordano, tutto il territorio; Ozzano dell’Emilia, frazioni di Quaderna zona industriale, Ciagniano, Settefonti, Montearmato, Cà del Rio, Molino del Grillo e Noce Mercatale; Pianoro, frazioni di Paleotto, Botteghino e Livergnano; San Benedetto Val di Sambro, frazioni di Bacucco, Cà Nova Galeazzi e Molino della Valle; San Lazzaro di Savena, frazioni di Ponticella, Farneto, Pizzocalbo, Borgatella di Idice e Cicogna; Sasso Marconi, frazioni di Mongardino e Tignano; Valsamoggia, frazioni di Savigno, Monteveglio e Castello di Serravalle.