Imola La marcia dei Valori 23 maggio
(©Ufficio Stampa Comune Imola)

L’iniziativa si è svolta a 31 anni di distanza dalla tragica morte di Giovanni Falcone

A pochi giorni dalle piogge che hanno devastato la regione, e dopo 31 anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e gli uomini della scorta, Vito Schifano, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo le scuole di Imola e anche di Castel Maggiore hanno risposto attivamente marciando e sottolineando l’importanza di stare insieme, aiutarsi, sorreggersi, costruire. A quaranta chilometri di distanza e a migliaia di chilometri da Palermo, i territori si stringono in una staffetta ideale, fatta di sorrisi, messaggi, canzoni, poesie e tanta energia, come quella raccontata dai tanti volontari che in questi giorni si sono mobilitati ed hanno abbracciato la Romagna.

Imola è alla seconda edizione della “MARCIA dei valori – I valori radici della legalità” – Dopo lo straordinario incontro del 24 marzo, in cui 800 studenti hanno incontrato due testimoni diretti, ex-appartenenti alla Squadra Catturandi della Polizia di Stato di Palermo, si torna all’Osservanza per la seconda volta. Nel Parco dell’Osservanza, dove le scuole si sono radunate, sono stati gli studenti a parlare, a raccontare emozioni, pensieri, dubbi e paure. Il messaggio è uno: non dimenticare, e per farlo non bisogna solo ricordare le vittime ma rimarcare i valori fondanti la società civile: rispetto, pace, solidarietà, giustizia, amore e verità. Insieme agli studenti ed ai tanti docenti protagonisti del progetto, il sindaco Marco Panieri, il vice sindaco ed assessore alla Scuola di Imola, Fabrizio Castellari, la presidente della Commissione V Legalità dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Francesca Marchetti, l’assessore alla Legalità e Cultura del Comune di Imola Giacomo Gambi, la presidente di Scuolare Giovanna Lovergine il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Rodolfo Ortolani.

La giornata del ricordo si è trasformata in un momento di unione, cuore e solidarietà – La giornata, all’indomani della devastazione, oltre ad un importante momento di solidarietà ha ricordato le vittime di mafia. Tanti i momenti di unione, riflessione, educazione, emozione, cuore. La piazza, la strada, il parco sono divenuti un unico luogo in cui la comunità educante costruisce l’alleanza culturale. “La Marcia dei Valori ad Imola quest’anno cade in un momento terribile che ha segnato profondamente il cuore di tutti noi – sostiene Teresa Cuciniello, dirigente dell’IC6 di Imola Abbiamo riflettuto se si dovesse annullarla o rimandarla e c’erano motivazioni anche forti perché ciò avvenisse. Ma crediamo che non sarebbe stata la scelta giusta. La Marcia dei valori rappresenta la resistenza e il riscatto della nostra democrazia contro la prepotenza criminale e mafiosa culminata con il sacrificio di due grandi uomini dello Stato, Falcone e Borsellino. Questi uomini ci hanno insegnato che non bisogna mai arrendersi e che la mafia può essere sconfitta. Questa volontà di non arrendersi alla prepotenza umana oggi ci spinge a non cedere al dolore e, soprattutto, alla rassegnazione che portano le calamità naturali come quella che abbiamo vissuto in questi lunghissimi e terribili giorni. Sono stati giorni di rovina, di perdita, di morte. Ma anche giorni di forza, di responsabilità, di generosità. Sono questa forza, questa responsabilità e questa generosità che oggi portano i nostri bambini e i nostri ragazzi in piazza. Perché non c’è dolore tanto grande che non possa essere sconfitto dal sorriso di un bambino”.

Da parte sua il sindaco di Imola, Marco Panieri, sottolinea: “Siamo qui oggi, alla Marcia dei Valori, a 31 anni dalla Strage di Capaci, insieme alle studentesse e agli studenti delle scuole imolesi, per ricordare il sacrificio del Giudice Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo, e degli uomini della scorta, Vito Schifano, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo. Un sacrificio di impegno per la legalità che ancora oggi ci deve indicare la strada e che in questi giorni difficili, di sofferenza per la nostra Romagna colpita al cuore, ci ricorda quanto il bene comune e la solidarietà siano ingredienti fondamentali per rinascere e ripartire. Grazie e complimenti ai ragazzi e alle ragazze, ai docenti e ai dirigenti scolastici per l’impegno che mettete in questo prezioso lavoro di cittadinanza attiva, attraverso la Rete di Scopo della legalità”.

Le scuole imolesi, con l’IC6 come capofila, supportate da Scuolare, dal SIULP e dal Comune di Imola, hanno sottoscritto la prima Rete di Scopo della legalità. Durante l’anno gli studenti hanno incontrato due testimoni diretti, ex-appartenenti alla Squadra Catturandi della Polizia di Stato di Palermo, e hanno sviluppato una serie di progetti che verranno proposti dagli studenti per una condivisione tra scuole. I 12 istituti scolastici, IC1,  IC 2 Innocenzo, IC 4 Valsalva, IC 5 Sante Zennaro, IC 6 A. Costa, IC 7 Orsini, la Scuola paritaria San Giovanni Bosco, il Liceo Rambaldi – Valeriani – Alessandro da Imola, l’Istituto d’Istruzione Superiore Francesco Alberghetti, l’Istituto Tecnico Agrario Chimico Scarabelli Ghini, l’Istituto d’Istruzione Superiore Paolini Cassiano da Imola e il Ciofs FP, hanno visto 800 studenti coinvolti nella giornata. Dopo un percorso emozionale all’interno del complesso dell’Osservanza, area ex manicomiale destinata a diventare polo della conoscenza e della cultura, i ragazzi si sono riuniti nell’area verde interna al parco stesso dove, coordinati dall’attrice di teatro sociale Tiziana Di Masi, hanno dato vita ad una vera e propria rappresentazione artistica di cui sono stati gli assoluti protagonisti. Nell’occasione, e per la prima volta, la grande bandiera arcobaleno de ” La mia scuola per la pace – ASSISI-PERUGIA” ha colorato le vie del parco dell‘Osservanza e lanciato un messaggio di PACE e SOLIDARIETA’.