Zanzara
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Rinnovata anche l’ordinanza con le regole per limitare interventi tossici adulticidi

Anche quest’anno il Comune di Bologna interviene per contenere la proliferazione della zanzara tigre e di quella comune, con trattamenti nelle aree pubbliche e con prodotti a basso impatto ambientale. I trattamenti, iniziati ad aprile, saranno eseguiti a cadenza mensile fino a ottobre.

Come è noto la zanzara è un insetto stagionale che si riesce a contenere in particolare quando è in stato larvale, mentre tale attività è molto più impegnativa quando si presenta come insetto adulto, richiedendo insetticidi che sono maggiormente tossici e dannosi.

Poiché le larve sono generalmente presenti nelle piccole raccolte d’acqua, in particolare nei tombini, è fondamentale il contributo e la collaborazione di tutti i cittadini che devono provvedere al trattamento delle aree private, senza il quale anche le azioni messe in campo dall’Amministrazione nelle aree pubbliche verrebbero vanificate.

Si è rinnovata l’ordinanza per limitare gli interventi adulticidi, più tossici e dannosi. L’ordinanza specifica anche quest’anno le stesse regole in caso si ricorra a interventi adulticidi con rilascio di insetticida in atmosfera. L’obiettivo dell’ordinanza è di incentivare i trattamenti larvicidi preventivi.

Un intervento di emergenza va attuato soltanto in caso di vera necessità, quando il numero di zanzare è molto alto, perché abbatte la presenza di insetti adulti solo per poco tempo, costa di più e ha un impatto maggiore sull’ambiente. 

  • Quando un proprietario deve eseguire un intervento adulticida lo deve comunicare ad Ausl con almeno cinque giorni di anticipo compilando il modulo online
  • Occorre allegare una dichiarazione in cui siano indicate l’area dove si intende eseguire l’intervento, il giorno e l’ora.
  • I trattamenti adulticidi negli spazi privati devono inoltre rispettare le prescrizioni e modalità di esecuzione regolamentate per legge e dalle Linee Guida Regionali.
  • qui tutte le informazioni dettagliate

In particolare, occorre:

  • affiggere un significativo numero di cartelli informativi alla cittadinanza attorno all’area da trattare
  • effettuare i trattamenti nelle ore crepuscolari, notturne, o nelle prime ore del mattino
  • evitare che persone e animali vengano a contatto con l’insetticida irrorato allontanandoli dalla zona del trattamento prima di iniziare l’irrorazione
  • accertarsi della avvenuta chiusura di porte e finestre
  • non direzionare la nube irrorata su alberi da frutta, e non irrorare fiori, erbe, arbusti o piante durante il periodo di fioritura, né piante che producono melata
  • in presenza di apiari nell’area che si intende trattare o nelle aree limitrofe alla stessa, entro una fascia di rispetto di almeno 300 metri, l’apicoltore deve essere avvisato con un congruo anticipo, in modo che possa provvedere a preservarle
  • coprire, o lavare dopo il trattamento, arredi e suppellettili presenti nel giardino
  • non irrorare laghetti, vasche e fontane contenenti pesci o che servano da abbeveratoio per animali di ogni genere, oppure provvedere alla loro copertura con appositi teli impermeabili prima dell’inizio dell’intervento
  • far frequentare l’area trattata soltanto dopo almeno 2 giorni dall’irrorazione;
  • se nell’area sono presenti orti evitare il consumo di frutta e verdura per almeno 3 giorni; si consiglia di coprire le verdure dell’orto con un telo impermeabile durante i trattamenti e di lavarle accuratamente prima del consumo.
  • per informazioni si può scrivere un’email a: malattiedavettori@ausl.bologna.it