Imola cerimonia vittime 2 agosto Bologna
(©Ufficio Stampa Comune Imola)

La cerimonia si è svolta nel giardino intitolato alle vittime della strage del 2 agosto

Si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, nel “Giardino Vittime della Strage del 2 Agosto 1980” (angolo via Villa Clelia, Don Cortini e Lolli) la cerimonia commemorativa, organizzata dal Comune, a ricordo delle vittime della strage alla stazione di Bologna, del 2 agosto 1980. Sono intervenuti il sindaco Marco Panieri e S.E. mons. Giovanni Mosciatti, vescovo della Diocesi di Imola, alla presenza, fra gli altri, dei famigliari dell’imolese Rosa Rita Bertini, rimasta ferita nell’attentato, del vice sindaco Fabrizio Castellari, di consiglieri comunali, di rappresentanti delle Forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco, delle associazioni d’arma, dell’Anpi, dell’Aido e dell’Avis.

Nel suo intervento, il sindaco Marco Panieri ha sottolineato: “da 43 anni, questo giorno, ogni anno, ci fermiamo per ricordare il più sanguinoso attentato in tempo di pace nel nostro Paese, che rappresenta una ferita ancora aperta per la nostra comunità nazionale. Un dovere commemorare e fare memoria, per le 85 vittime, per i 200 feriti, per le loro famiglie. Come ricordato dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in quella fase ‘l’Italia ha saputo respingere gli eversori assassini, i loro complici, i cinici registi occulti che coltivavano il disegno di far crescere tensione e paura. La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato. La ricerca della verità completa è un dovere che non si estingue‘. Per questo anche da Imola chiediamo che si continui a ricercare fino in fondo tutta la verità. Lo dobbiamo alla memoria delle vittime, alle persone ferite, a tutti i loro famigliari; lo dobbiamo a Bologna, all’Emilia-Romagna e all’Italia intera; lo dobbiamo a noi stessi, in nome della credibilità delle istituzioni democratiche. Imola non dimentica e non dimenticherà: contro ogni forma di barbarie terroristica e di violenza cieca rispondiamo con i valori di libertà, democrazia, pace, legalità e giustizia che contraddistinguono la nostra Comunità”.

Il sindaco ha poi ringraziato le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e tutte le realtà che quotidianamente lavorano per la sicurezza della popolazione e che nella recente alluvione sono intervenute con grande rapidità ed efficacia.

Da parte sua il vescovo Giovanni Mosciatti, prima di recitare l’Ave Maria e benedire la corona deposta ai piedi della lapide, ha sottolineato: “non è mai una democrazia quella che elimina le persone e non guarda al bene di tutti. Dobbiamo guardare al bene più grande e affidiamo alla Madonna del Piratello le vittime e i loro famigliari, per una società più giusta”.