
Ottomila giornate promozionali realizzate in un triennio e più di 100 milioni di momenti di contatto con i consumatori
Tre anni di impegno per la valorizzazione dell’ortofrutta comunitaria: In&Out, il progetto triennale di Apo Conerpo cofinanziato dalla Comunità Europea, giunge al termine dopo un triennio intenso, ricco di sfide (in primis, la pandemia) ma che ha messo la frutta e la verdura coltivata dalle Organizzazioni di Produttori europee sotto i riflettori, rendendole sempre più protagoniste sui media, nei social e raggiungendo i consumatori proprio lì dove si compie l’atto d’acquisto: in centinaia di punti vendita della Grande Distribuzione in Italia, Austria e Danimarca.
Uno sforzo imponente che ha visto Apo Conerpo, attraverso le proprie business unit Alegra, Brio, Naturitalia e Valfrutta Fresco dare vita a oltre 8.000 giornate promozionali sfruttando ogni momento lasciato libero dalle restrizioni imposte dal Covid, intercettando oltre 2,3 milioni di consumatori nei punti vendita. A questi si aggiungono gli oltre 20 milioni di contatti attraverso i social media nel corso del triennio, e circa 80 milioni di potenziali lettori grazie alla cassa di risonanza offerta dai media generalisti e di settore.
“All’avvio di questo progetto ci eravamo posti un obiettivo che pensavamo ambizioso: quello di raggiungere, sfruttando tutti i canali a disposizione, 50 milioni di consumatori – commenta Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo – e di raccontare loro il nostro impegno per la sostenibilità ambientale, etica ed economica. Un impegno che da oltre 20 anni Apo Conerpo promuove fra i propri soci attraverso il modello della produzione integrata, riducendo l’impiego di mezzi chimici e applicando metodi a basso impatto ambientale per ottenere prodotti di elevata qualità senza sprecare acqua, preservando il suolo, valorizzando la stagionalità dei prodotti, combattendo il cambiamento climatico e cercando di garantire, nel contempo, un adeguato reddito ai produttori. Oggi, a tre anni da quella sfida, siamo orgogliosi dei risultati raggiunti: nonostante la pandemia ci abbia tolto molte occasioni di incontro con i consumatori, l’intenso lavoro sui punti vendita e sui media tradizionali e moderni, inclusi i social, ci ha permesso di dare vita a oltre 100 milioni di momenti di contatto e informazion con milioni di persone in Italia e in Europa. In questi tre anni abbiamo parlato di sostenibilità delle produzioni ortofrutticole, di risparmio idrico, di lotta al cambiamento climatico ma anche della salubrità, della tracciabilità e, in ultima analisi, della qualità dei nostri prodotti. Abbiamo parlato a tantissime persone e in molti di loro, ci dicono i questionari di opinione, abbiamo lasciato un seme di conoscenza nuova che, ne siamo convinti, germoglierà nel tempo rendendo i consumatori più consapevoli di quanto sia ‘buona’ sotto ogni punto di vista la frutta e la verdura europea”.