Imola Municipio
Il Palazzo Municipale di Imola (©Sonja Vietto Ramus)

La Giunta presenta in Consiglio comunale il Bilancio di previsione e il Piano investimenti 2024-2026

“E’ un bilancio in equilibrio, con i piedi per terra, come è nello stile di questa Amministrazione comunale fin dal suo insediamento, che non aumenta la pressione fiscale se non nella misura dell’adeguamento Istat, nella consapevolezza del momento che stiamo vivendo, caratterizzato da forti rincari che si riflettono anche per il Comune sul costo dei servizi – spiega il sindaco Marco Panieri –. Non aumenta l’Imu e Imola si conferma contraria all’introduzione della tassa sui passi carrai, di fatto rimanendo uno dei pochi Comuni che non l’hanno introdotta”. Per quanto riguarda l’Imu, la previsione per il 2024 si attesa a 15,7 milioni di euro di introito. “Tutto questo nonostante il fatto che veniamo da un triennio davvero non facile, che ha visto l’emergenza Covid, l’inflazione alle stelle, la guerra in Ucraina, i costi dell’energia moltiplicati e nel 2023 le grandi alluvioni con tutti i suoi strascichi” aggiunge Panieri che ricorda “questo bilancio ritrova la scadenza naturale di fine anno e questo ci permette di guardare avanti con una prospettiva ancora più lunga, di riprendere la prassi consolidata di poter guardare all’intero anno. Un grazie a tutti gli uffici per il lavoro svolto, anche nel nuovo modello di Bilancio”.

“Gli investimenti e i servizi ai cittadini e alle famiglie sono le due gambe su cui cammina questo bilancio, nonostante la forte preoccupazione sui tagli del governo nazionale verso i Comuni (meno 250 milioni di euro) e delle Regioni (meno 350 milioni di euro) annunciati nella prima stesura della legge finanziaria, attualmente in discussione” il sottolinea vice sindaco e assessore al Bilancio, Fabrizio Castellari.“Tutti i Comuni sono preoccupati: l’Anci è la casa di tutti e il grido che sale è forte. La speranza di tutti i territori è che questi tagli verso i Comuni e le Regioni non vengano attuati” fa sapere il sindaco Panieri.

Cresce la spesa per i servizi ai cittadini, l’istruzione e il diritto allo studio, per le attività culturali, per le politiche sociali, per l’infanzia e le famiglie. Complessivamente ammonta a 33,4 milioni di euro. Le cifre principali di spesa sono 13,1 milioni per istruzione e diritto allo Studio; 11,9 milioni per le politiche sociali, l’infanzia e le famiglie e 8,4 milioni di euro per attività culturali, politiche giovanili, sport e tempo libero. Verrà applicata soltanto l’Istat nei canoni di occupazione suolo pubblico e nella pubblicità, mentre le tariffe restano invariate per tutto l’anno scolastico e sportivo. In questo caso, l’Istat decorrerà soltanto da settembre 2024 e quest’anno il tasso di riferimento atteso per fine anno è assai più lieve.

“Viene confermato l’innalzamento delle soglie agevolate a 17 mila euro Isee, avviato dal settembre scorso (era 12 mila euro nel 2020), che ha portato al 45% la percentuale delle famiglie agevolate nei servizi scolastici. Rette invariate per tutto l’anno educativo anche al nido d’infanzia, con l’obiettivo futuro di conciliare al meglio i contributi regionali, che permettono ai Comuni di tenere basse le rette, con i rimborsi nazionali verso le famiglie. E questo per continuare a offrire ulteriori nuovi posti, tutelando in ogni modo tutte le famiglie sotto i 26 mila euro Isee, per le quali l’accesso al nido possa continuare ad avvenire senza costi” aggiunge il vice sindaco e assessore al Bilancio, Castellari.

Investimenti per 71 milioni in 3 anni

Le cifre per gli investimenti sono molto ingenti anche quest’anno, grazie anche ai fondi Pnrr che Imola è stata capace di raccogliere e valorizzare al meglio. “La nostra città è ai primi posti per risorse raccolte e investite fra le città italiane di pari dimensione. Le opere pubbliche e le manutenzioni sono il segno di una città che cambia e cresce” ricorda il sindaco Panieri. “Sono notevoli gli investimenti che riesce a mettere in campo la Giunta, grazie anche all’enorme lavoro svolto dai dipendenti e Area Blu. Si tratta di 71 milioni di euro circa, tra piano triennale e PNRR nei prossimi tre anni, che riqualificheranno la città dando contenuto anche a tanti progetti solo promessi negli scorsi anni. Erano anni che non si disponeva di queste cifre. Comprendo che potrà verificarsi qualche disagio alla mobilità in alcuni casi, ma sono certo che i cittadini sapranno apprezzare lo sforzo compiuto e i risultati ottenuti” sottolinea da parte sua Pierangelo Raffini, assessore alle Opere pubbliche.

Come ogni anno, molta attenzione viene posta anche al dialogo con le parti sociali. “E’ appena stato siglato un accordo quadro a livello di Circondario con le organizzazioni sindacali, che rappresenta un fatto storico, perché rafforza la coesione del territorio e le relazioni fra le istituzioni e le parti sociali. E’ la cornice all’interno della quale anche Imola agisce. Abbiamo già ripreso il confronto con le organizzazioni sindacali che si concluderà a dicembre, prima dell’approvazione del bilancio – evidenzia il sindaco Panieri -. Crediamo nella concertazione come una grande opportunità di crescita non solo degli strumenti, quali il bilancio e il piano investimenti, ma per l’intera comunità territoriale. Come ogni anno ci confronteremo anche con il Tavolo delle imprese e con i cittadini, in oltre 10 incontri territoriali, fra fine novembre e metà dicembre. Il confronto e la partecipazione sono ingredienti fondamentali per il bilancio come lo sono stati per tutti i principali investimenti, che sono stati anticipati da incontri pubblici”.

Raccolta rifiuti: si passa da tassa a tariffa

Il 2024 sarà anche l’anno in cui a Imola e in parallelo a Castel San Pietro Terme e a Casalfiumanese si effettuerà il passaggio da tassa a tariffa nel sistema della raccolta rifiuti. Anche in questo caso non mancheranno incontri e informazioni capillari. Tutte le simulazioni eseguite fin qui dicono che per i cittadini e le famiglie i costi non cambieranno. L’obiettivo di questo passaggio, che è un adempimento di legge, è quello di rafforzare le quote di raccolta differenziata. I Comuni che anche nel nostro territorio hanno già attuato il passaggio a tariffa puntuale hanno aumentato di oltre 10 punti la loro quota di raccolta differenziata e questo produce risparmi, oltre al fatto che per le aziende il passaggio da tassa a tariffa significa poter dedurre l’iva che vale il 10%.

Lotta all’evasione ed elusione fiscale

La pressione fiscale non aumenta anche per ché prosegue in modo molto fermo l’impegno del Comune nel contrasto all’evasione ed elusione fiscale. Nel 2023 abbiamo superato la previsione di 1,6 milioni recuperati e puntiamo a consolidare questo traguardo il prossimo anno” sottolinea Castellari. Lo stesso impegno vale anche per le entrate extratributarie, quelle per le prestazioni e per i servizi a domanda.

“Questo bilancio fotografa una città che cresce e si rinnova non solo sul fronte del bilancio e del piano investimenti ma anche negli eventi – conclude il sindaco Marco Panieri -. Una città che in questo mandato ha ripreso slancio e vuole continuare nel suo rilancio dopo anni davvero difficili; una città che ha saputo ripristinare e consolidare tutti i suoi rapporti istituzionali, che erano interrotti al 2020. Il bilancio e il piano investimenti vogliono accompagnare e rafforzare questa crescita, insieme al nuovo PUG, che iniziato il suo percorso verso l’adozione”.