
Per chi cerca un itinerario alla scoperta di una bontà senza tempo della Romagna questo libro è da leggere…con l’acquolina in bocca
Cos’hanno in comune, vi chiederete, la piadina (street food per eccellenza in Romagna) e un’attrice comica, tale Maria Pia Timo? Molto, soprattutto se il volto noto di Zelig e di Quelli che il Calcio (ma non solo) è una cuoca superba oltre che autrice di “Piada e Piadina”, interessante “guida sentimentale a chioschi, botteghe e baracchine di Romagna”.
Il libro, 171 pagine edite da Polaris (www.polariseditore.it), racconta di ricette, materie prime, aneddoti e tradizioni di questa prelibatezza dai profumi e sapori unici e inconfondibili, perfetta da gustare in strada così come a casa. Se ingredienti, spessore e farciture cambiano lungo la via Emilia, ciò che da sempre rimane inviariato è che di un prodotto della cultura enogastronomica romagnola si tratta.
I più golosi (e curiosi) troveranno in questa guida una selezione – del tutto soggettiva – di 50 locali, a cura di Maria Pia Timo, autrice, attrice, comica e cabarettista, ritenuti a suo avviso i migliori in cui assaporare una piadina (o piada che dir si voglia). Chioschi, botteghe e baracchine di Lugo, Cesena, Rimini, Cattolica, Cervia e Forlimpopoli (oltre a tante altre), frutto di scoperte occasionali oppure di ricerche suggerite dal passaparola.
Un viaggio fra sapori antichi, rivisitati a volte in chiave moderna, che comincia proprio da Imola dove in viale Francesco d’Agostino, al civico 65, c’è “La Capannina Piadineria”. Fra le bontà preparate da Ornello Amadesi, come racconta la Timo, c’è la piadina fritta con salame nostrano. Ornello, che di “primavere” ne ha 79 e lavora dal 1958, ha sempre fatto il fornaio. Le “sue” piadine “imolesi”, diverse da quelle che si fanno verso Rimini, dove hanno altre fattezze, sono fatte di una miscela di farina 0 e 00 particolare, latte, strutto, sale e bicarbonato.
Alla Capannina c’è sempre un padellone con l’olio caldo pronto: se si chiede una piadina, la friggono sul momento. A due passi dalla Rocca Sforzesca e a poco di più dalle piazze del centro storico cittadino, c’è chi la tradizione gastronomica la porta avanti con entusiasmo e orgoglio. Buon appetito!