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Appuntamento online dal 27 al 29 Novembre con la 14^ edizione del festival (Fonte Ufficio Stampa BilBOlbul)

Tre giorni ricchi di appuntamenti nel calendario della rassegna quest’anno dedicata al tema del corpo

Ideato e organizzato dall’associazione culturale Hamelin, il Festival Internazionale di Fumetto di Bologna, BilBOlbul, giunto alla sua 14^ edizione, si terrà dal 27 al 29 Novembre in modalità digitale – in streaming sul sito www.bilbolbul.net e sui canali YouTube e Facebook del Festival – con un ricco calendario di conferenze, incontri con gli autori e presentazioni di libri per offrirsi ancora una volta come spazio di confronto e riflessione sugli scenari più interessanti del fumetto contemporaneo.

Il Festival è sostenuto, sin dal primo anno, dal Gruppo Hera in qualità di Main Partner: “Il fumetto è un’arte che intreccia linguaggi diversi e che ha la capacità di stimolare il nostro immaginario aprendo la strada a mondi nuovi – commenta Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Relazioni Esterne del Gruppo Hera – In particolare quest’anno ci è piaciuto molto lo sguardo inclusivo che il Festival ha voluto proporre, e che ci accomuna. Il Gruppo Hera, infatti, anche nel 2020 si è posizionato tra le migliori aziende a livello nazionale e mondiale nell’ambito Diversity & Inclusion. Il fumetto, quindi, valorizzando voci, in questo caso, femminili, può contribuire a sviluppare una cultura aperta al confronto e alla diversità, disegnando appunto nuovi mondi possibili”.

Il “corpo” è proprio il tema conduttore dell’edizione 2020 di BilBOlbul: il corpo è la prima cosa che si disegna, il motore e l’essenza di ogni storia. Le autrici e gli autori coinvolti hanno messo il corpo all’origine e al centro del discorso, hanno raccontato (e disegnato) il corpo nelle sue varie sfaccettature. Lo hanno usato per raccontarsi con l’autobiografia, per immaginare futuri desiderabili o distopici, per riscrivere i generi letterari classici e scardinarne l’immaginario.

Il lavoro artistico sul corpo è anche indagine sull’identità, personale e politica: ecco perché BilBOlbul ha scelto di ospitare per questa edizione voci nella quasi totalità femminili. Una scelta non solo contingente, ma un impegno per il futuro, dal momento che, secondo le parole degli organizzatori, “in un settore come l’editoria a fumetti italiana, aumentare l’inclusività e l’equilibrio delle voci è un obiettivo a cui tendere”.

Impronta femminile che si dichiara fin dalla scelta dell’artista cui affidare, come ogni anno, la realizzazione del manifesto, Émilie Gleason, Premio Rivelazione al Festival di Angoulême 2019 per il suo graphic novel Ted, un tipo strano (che l’autrice presenterà domenica 29 novembre alle ore 15.30 online) nella rappresentazione pop e coloratissima di tre figure femminili sfrontate, irriverenti e atipiche si compie la celebrazione del corpo come spazio di liberazione e sfida gioiosa alla norma.

Il festival è stato organizato con il sostegno del Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Accademia di Belle Arti di Bologna, Università degli Studi di Bologna – Erasmus Mundus in Culture Letterarie Europee, Fondazione Cineteca di Bologna, Bologna Musei, Biblioteca Salaborsa; in partnership con Albergo Al Cappello Rosso, Arci Bologna, StickerMule e Squadro Stamperia Galleria d’Arte e con il contributo di Fondazione Nuovi Mecenati, Goethe-Institut Italia e Danish Arts Foundation.