Elena Sparta teatro
(©Ufficio Stampa Gruppo Teatrale Bottega del Buonumore)

Appuntamento venerdì 25 novembre alle ore 21 al teatro comunale cittadino

Uno spettacolo teatrale di ricerca, danza e musica che porta sul palco la bellezza, la parità di genere e un’emozionante storia di resistenza al femminile. Elena di Sparta, magistralmente interpretata da Silvia Priori, andrà in scena al Teatro Comunale Cassero di Castel San Pietro Terme venerdì 25 novembre alle ore 21. La data non è casuale. Venerdì 25 novembre è infatti la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne e per l’occasione la nuova stagione del Teatro Comunale ospiterà questa pièce che mette al centro la dignità alla donna. La regia è di Silvia Priori e Renata Coluccini, le musiche di Marcello Franzoso, le scene di Luigi Bello. La danzatrice in scena è Selene Franceschini.

Chi non conosce la vicenda narrata nell’Iliade? Chi non è rimasto, anche per pochi attimi, affascinato dalla descrizione di una delle donne più desiderate dell’antichità? Degrado, abbandono, senso di vuoto e caducità caratterizzano l’aspetto e l’animo della vecchia Elena, che vede scorrere lentamente davanti a sé il ricordo di ricchezze, glorie, invidie e bellezza. Bellezza, soprattutto. Com’è difficile andare incontro alla vecchiaia per colei che era cosi bella, intatta, provata. Cosa resta a questa Elena? Quale gioia, quale amore, quale amante, quale libertà?
Un nome echeggia dal fondo dell’antichità, da un’epoca di sanguinosi duelli fra eroi: la bella e sensuale Elena si è lasciata sedurre dal giovane Paride e ha scatenato l’ira del re di Sparta Menelao, suo marito. Menelao, grazie all’aiuto del fratello Agamennone radunò un incredibile esercito, formato dai maggiori comandanti dei regni greci e dai loro sudditi, muovendo cosi guerra contro Troia. Il conflitto durò all’incirca dieci anni, con gravi perdite da ambo i lati. Fra le vittime più celebri l’invincibile Achille, principe di Ftia, ed Ettore, figlio del re Priamo e campione della resistenza troiana. La città venne infine conquistata e distrutta. Durante il racconto però un’altra Elena si palesa ai nostri occhi ed è un vero e proprio ribaltamento dell’immagine di Elena consolidatasi nella tradizione letteraria greca. Che ne è stato della bellezza di un tempo?

La figura di Elena nell’adattamento del testo di Silvia Priori è quella di una donna come tante donne di oggi, che sogna la felicità e l’amore puro, ma che, costretta dal padre Tindaro, desideroso di garantire prosperità al suo regno, si ritrova a scegliere come sposo l’odioso Menelao che la costringe nelle mura del suo palazzo ritenendola incapace di generare un figlio maschio. Questa Elena è una mamma che piange la sua bambina, la piccola Ermione, che essendo nata femmina e quindi inutile al trono, le viene strappata da Menelao per farla allattare da una schiava. Il suo bel palazzo si trasforma così in una prigione, un luogo oscuro, silenzioso, senza occhi e senza orecchie. Per anni prigioniera di Menelao e poi prigioniera di un’infinita guerra a cui assiste con l’anima che brucia. L’Elena sulla scena smantella l’archetipo che la mitologia ci ha tramandato e che la immortala come la bella, la dea, la prostituta! È l’Elena di Sparta che lotta contro gli dèi colpevoli di averle riservato questo destino ingrato. Gli dèi le diedero in dono la bellezza, ma, di quella bellezza ne fu vittima. Quante battaglie ha dovuto combattere! Elena che va in scena trascorre la sua vita a costruire cavalli di Troia contro l’ingiustizia, il potere, l’abbandono, il disamore e la solitudine. E’ un messaggio attuale, con implicazioni psicologiche complesse.  L’obiettivo non è distruggere gli eroi maschili, ma affermare la pari dignità dei sessi, perché nessuno ha il diritto di imporre scelte di vita che soffocano la personalità e il diritto a una vita consapevole, dove non sentirsi oggetto, ma persona.        

Prenotazioni: cell. 353-4045498 e 0542-43273 (ore 17 – 19)
Biglietteria aperta nella serata di spettacolo dalle ore 18.
Biglietti in vendita online su Vivaticket.

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