
A presentare durante la mostra una monografia sul pittore è stato Vittorio Sgarbi
Lo hanno definito una delle figure più rappresentative della Pop Art Italiana: Marcello Vandelli, classe 58, Sanfeliciano, torna a Bologna e presenta una mostra presso lo Spazio 212 di Via Galliera. Quaranta le opere esposte, opere che configurano un percorso artistico sicuramente singolare, per la varietà dei temi trattati.
La pittura di Vandelli sembra disconoscere mediazioni ed arriva diretta, come se tra il pensiero dell’artista ed il colore esistesse un legame cosi intenso, in grado di palesarsi e di destar stupore. Nel corso della mostra, Vittorio Sgarbi ha presentato una monografia relativa al pittore di San Felice. “Vandelli non fa parte di quegli artisti predestinati che nell’arte hanno subito riconosciuto una loro vocazione irrinunciabile. No, per lui l’arte è stata una conquista acquisita in età già abbondantemente adulta, arrivata in quella fase della vita, comune a tutti gli esseri senzienti e pensanti, in cui ci si rende conto che non si sarà giovani per sempre, come prima ci si era illusi di essere” scrive Vittorio Sgarbi.
Eppure, chi ha conosciuto Marcello Vandelli, sarebbe pronto a scommettere che attraverso lui il mito di Peter Pan vivrà in eterno, a riprova del fatto che non esiste un’età. Non si tratta di rimanere bambini o di far finta di essere adulti, di creder di poter essere indiani o pirati ma di saper stare nella giusta metà. L’importante lo si faccia sempre con il cuore. Noi saremo sempre ciò che decideremo e ci sentiremo di essere, nonostante il tempo ed il suo deleterio correre.
A Bologna, nello Spazio 212, Marcello Vandelli ha trionfato per la magia che quaranta delle sue opere hanno saputo trasudare.