Costa Yamandu
(©Ufficio Stampa ERF)

Il chitarrista brasiliano Costa si esibirà in concerto la sera del 14 febbraio all’Ebe Stignani

Per la festa degli innamorati – martedì 14 febbraio 2023 alle 21.00 – il virtuoso chitarrista brasiliano Yamandu Costa proporrà un concerto, nell’ambito della settima stagione musicale ERF#StignaniMusica, in cui la tecnica incredibile, la ricerca del suono, l’improvvisazione inserita su brani di qualsiasi genere o epoca, sbalordirà il pubblico.

Yamandu Costa con la sua chitarra a sette corde, strumento particolare usato in Brasile principalmente nel Choro e nel Samba, è ormai ben conosciuto sia in Europa sia nel continente americano, tanta è la sua presenza in festival e rassegne di musica di ogni genere. Suona qualsiasi genere musicale brasileiro, dal samba alla bossa nova, dal chorinho al chamamé, ma arriva tranquillamente anche alla milonga e al tango argentino, rendendo impossibile una sua classificazione musicale.

Allievo del padre Algacir Costa, leader del gruppo “Os Fronteiriços, la carriera di Costa è un costante ripescare dalla tradizione alla ricerca di nuove sonorità che evolvano lo stile brasiliano in un progressivo avanzamento tecnico che negli ultimi anni lo ha consacrato in tutto il mondo. Una pratica quotidiana, che il chitarrista e compositore porta avanti anche da quando ha dovuto allontanarsi dal Brasile, a causa delle politiche di Bolsonaro, trasferendosi in Portogallo, paese dal quale non ha mai smesso di incidere dischi e di avviare collaborazioni in tutta Europa, sempre incentrate sulle varie declinazioni degli idiomi musicali sudamericani. La sua creatività, liberamente sviluppata su una tecnica assolutamente inarrivabile, esplora tutte le possibilità della chitarra a 7 corde, rinnovando vecchi temi e presentando proprie composizioni, offrendo sempre uno spettacolo appassionato e contagioso.

Il concerto di Imola sarà come un lungo viaggio che attraversa l’Oceano Atlantico per sfociare nel Mediterraneo attraverso innumerevoli influenze sonore: dalla samba di Baden Powell fino alla bossa nova di Antonio Carlos Jobim passando per la ritmica del tango argentino arrivando al Portogallo di António Chainho.