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Dalle coltivazioni di Castel San Pietro si produce olio pregiato (Fonte Shutterstock)

Su proposta della Giunta, il Consiglio Comunale ha aderito all’Associazione Città dell’Olio

Nato nel 1994, a questo sodalizio che ha sede a Monteriggioni, in provincia di Siena, possono aderire Comuni ed enti pubblici, anche in forma societaria, siti in territori dove si produce olio che documenti un’adeguata tradizione olivicola.

Attualmente i soci sono 327 e per l’Emilia Romagna, oltre a Castel San Pietro Terme, è presente solo il comune di Brisighella, nel territorio ravennate, che è anche Città Slow come Castel San Pietro Terme, e la Camera di Commercio di Parma.

«L’olivo è una coltivazione di pregio, l’olivicoltura e la produzione di olio sono un sistema economico che non solo porta ricchezza dal punto di vista economico, ma hanno un grande valore culturale, turistico e paesaggistico – sottolinea il sindaco Fausto TintiNel nostro territorio ci sono aziende agricole con un’imponente produzione olearia che ha ricevuto anche importanti premi e riconoscimenti e con un potenziale che si svilupperà nei prossimi anni, e anche molti altri agricoltori di diverse dimensioni che hanno scelto l’olivicoltura e producono olio di ottima qualità per la vendita o per consumo proprio. L’adesione a questa associazione è uno degli strumenti che abbiamo scelto per realizzare uno degli obiettivi del programma di mandato di questa Amministrazione, che prevede proprio di individuare azioni utili alla valorizzazione economica del territorio agricolo, anche sotto il profilo turistico, ambientale, culturale ed enogastronomico. Inoltre è una scelta coerente con la nostra identità di Città Slow che promuove la valorizzazione del territorio, dei suoi prodotti ed eccellenze e di uno stile di vita basato sul benessere e la sostenibilità».

Al Comune è stata segnalata la presenza di otto aziende olivicole nel territorio di Castel San Pietro ma la situazione è in continua evoluzione e da altre fonti risulterebbe l’esistenza anche di altre coltivazioni con centinaia o migliaia di piante. La più grande, è Agrivar, l’azienda agricola di proprietà di Palazzo di Varignana (via Ca’ Masino 611/A), che con 100mila ulivi coltivati in 150 ettari vanta l’oliveto più grande dell’Emilia Romagna. Ci sono poi Barbieri Stefano (via Tanari 10494), Società Agricola La Riniera (via Riniera 2043), Bertacchini Giovanni Battista (via Croce Conta 1520), Azienda Agricola Podere Scrove di Caimi Francesca (via Trucca 938/d), Costa di Rosa di Canè Massimo (via Malvezza 2130/b), Azienda Agricola Casa del Campo di Rossi Anna Isabel (con parte dei terreni su Castel San Pietro Terme e parte su Dozza, e sede legale in via Monte del Re 35) e Baroncini Umberto (con parte dei terreni su Castel San Pietro Terme e parte su Castel Guelfo e sede legale in via del Molino 27).