
Sono stati centinaia gli appuntamenti in calendario per cittadini, giovani, insegnanti e operatori del mondo dell’educazione e della formazione
Nonostante la situazione difficile per tutti, a partire dalle scuole e dai loro protagonisti, la manifestazione – promossa dalla Città metropolitana di Bologna e co-finanziata dalla Regione Emilia Romagna con risorse del Fondo sociale europeo – ha dato vita a un programma di incontri, convegni, momenti di scambio, riflessione e di intrattenimento in grado di mettere la cultura tecnica, scientifica e tecnologica al centro del dibattito.
Gli incontri sono stati seguiti da un pubblico composito e diversificato, anche territorialmente: sono diverse migliaia le persone che dal 17 ottobre al 19 dicembre hanno assistito, in presenza o online, ai circa 500 eventi in programma. Il focus tematico, gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, quest’anno sono stati declinati in particolare attorno al concetto di Sviluppo sostenibile e resilienza.
Il Festival ha continuato a insistere sul contrasto ai gap di genere. Evento esemplificativo in questo senso è stato il convegno a più voci Agenda 2030: femminile plurale alla cui progettazione ha contribuito il Comitato Scientifico del Festival della Cultura tecnica, costituito per il 2020 dal sindaco metropolitano Merola e che si è dimostrato di particolare supporto, oltre che nell’impianto contenutistico generale della rassegna e nell’ideazione di specifiche iniziative, anche nel facilitare e sostenere il sempre maggiore coordinamento tra tutti i soggetti promotori della manifestazione, anche sul piano regionale.