Baccanale 2021 mostra centro storico
(Ufficio Stampa Comune di Imola)

Proseguono le iniziative organizzate in occasione della manifestazione quest’anno dedicata all’amaro

Alle ore 17 di mercoledì 10 novembre, Università Aperta organizza il secondo incontro proposto in occasione del Baccanale 2021 dal titolo “Un amaro, grazie”. Storie e curiosità dei liquori italiani con Tito Menzani, docente di Storia Economica presso l’Università degli studi di Bologna. L’incontro si svolgerà presso la Biblioteca Comunale di Imola.

Sempre mercoledì 10 alle ore 21, nella sala della Fondazione Gottarelli, Via C. Sforza 13, si terrà la conferenza dedicata a Dante Alighieri a cura della Prof.ssa Fabrizia Fiumi dal titolo “AmaroDante: tre parti di Inferno, otto di Purgatorio, quattro di Paradiso“.

Il tema del Baccanale 2021 trova riscontro in versi famosissimi della Divina Commedia; come non ricordare “il mondo senza fine amaro” o la selva “amara che poco è più morte”‘? Con Fabrizia Fiumi andremo quindi a scoprire i passi dove Dante usa questo aggettivo così denso di significati, di contesto e figurati, che designa uno dei quattro sapori fondamentali ed è collegato a sensi di dolore o afflizione. Ma siamo sicuri che sia così? Difficile capire cosa rappresenti l’amaro. L’amaro inteso come gusto, certamente, ma per estensione anche l’esperienza mescolata a quel sapore, esperienza che passa dal rifiuto a una lenta assuefazione, a un contraddittorio gradimento, perfino a un possibile piacere. Sarà la scoperta del suo imprevisto “lato dolce”, definitivo ingresso verso la consapevolezza che è la complessità ad abitare il mondo.

Non solo la gastronomia al centro dell’edizione 2021 del Baccanale, giovedì 11 novembre (alle 17.30), in occasione dell’incontro “La città agra. Storia dell’amaro a Milano nel Novecento”, si parlerà di amaro in maniera diversa rispetto a quanto fatto finora. Un fiume di bitter corre da inizio Novecento tra le strade di Milano, città che difatti divenne “da bere” come da famoso slogan coniato per promuovere un liquore anni ’80. Amaro è il gusto al calice di una città che nell’industria dell’aperitivo e del dopocena ha cullato per decenni fortune industriali, pubblicitarie, artistiche, grafiche, letterarie. Ispirata o consolata dal bicchiere, dalla passione per il bitter che continua ad appassionarla. Ne parla Simone Mosca, giornalista e autore. Dal 2007 per La Repubblica, La Repubblica Milano, Tuttomilano, Il Venerdì si occupa di arte, cinema, cultura, società, cronaca, colore. Ho firmato centinaia di articoli, la maggior parte dei quali dedicati alla città natale. Lo accompagna, nell’approfondimento di tutte queste tematiche, Massimo Montanari.

Alle 19.30 invece, l’inserto enogastronomico del Corriere Romagna “Cibo” propone una serata di degustazione presso il Ristorante Galleria numero 8. L’incontro “Spiriti amari” sarà una degustazione-intervista “in incognito” con Baldo Baldinini e i suoi bitter, gin, amari ed essenze in abbinamento con alcune proposte gastronomiche ideate da Galleria n.8. Baldo Baldinini, alchimista, profumiere e liquorista è una sorta di mito nel suo campo e crea i suoi profumi per il palato, nell’Olfattorio di Tenuta Saiano sui colli di Rimini dove ha catalogato migliaia di essenze da tutto il mondo. Gli odori e le varie sfumature dell’amaro possono essere un modo efficace per raccontare il mondo.

Sono gli ultimi giorni per scoprire, a Palazzo Tozzoni, la mostra “Dalle stanze del palazzo al mondo. Vita quotidiana e vita pubblica attraverso le fotografie della famiglia Tozzoni”: esposizione temporanea di ingrandimenti di fotografie storiche che fanno parte della raccolta storica della famiglia Tozzoni, realizzate tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo. Documentano la vita della famiglia secondo un duplice registro visivo, privato e pubblico: due dimensioni che talvolta si intrecciano in modo sorprendente. Rispecchiano la familiarità della classe nobiliare di fine Ottocento con il mezzo fotografico. Intenso ed emozionante è anche il dialogo che le fotografie, ingrandite rispetto al loro formato reale, intrattengono con l’architettura del palazzo (fino al 14 novembre).