
Appuntamento martedì 24 maggio, alle ore 18, al Teatro Biagi D’Antona
Martedì 24 maggio, nell’ambito del “(piccolo) Festival della divulgazione“, a Castel Maggiore si tenta un esperimento fondato sulla performatività di chi utilizza abilmente i social media per diffondere informazioni scientifiche, chi li usa per fornire informazioni ecologiche sul riuso e l’autoproduzione, e chi opera nella concretezza del territorio con progetti ecologici fondati sul recupero e il riutilizzo dei beni: tracce di infosfera ambientale.
“Divulgazione, riuso, e social media”
Ruggero Rollini – Comunicatore della Scienza; Lucia Cuffaro – Influencer ecologista; Davide Gaglioti – Consorzio Recooper; Antonio Beraldi – Leila Bologna, la Biblioteca degli oggetti; Ospiti della Sindaca di Castel Maggiore Belinda Gottardi
Martedì 24 maggio, ore 18.00, al Teatro Biagi D’Antona, Via G. La Pira 54, Castel Maggiore – Ingresso libero
Ruggero Rollini – Chimico, ha approfondito la tematica della chemofobia: la paura irrazionale delle sostanze chimiche.Ha creato l’omonima pagina YouTube che conta 45.200 iscritti, oltre al profilo Instagram con 37mila follower. Si preoccupa anche del confronto umano: ha ideato il format dallo stile informale “La Scienza sul Divano” dove intervista scienziati e divulgatori e dal 2019 collabora alla realizzazione di “Superquark+” per RaiPlay.
Lucia Cuffaro – appassionata di ecologia e rimedi naturali. E’ cresciuta a Roma, vicino alla mostruosa Malagrotta, la discarica che per reazione la ha avvicinata al mondo dell’attivismo, e in particolare al Movimento per la Decrescita Felice, di cui oggi è presidente nazionale. Dal 2012 conduce la rubrica tv Chi fa da sé in diretta su Rai 1 il fine settimana all’interno di Unomattina in Famiglia.Gira l’Italia organizzando corsi e seminari, dove insegna come individuare le sostanze tossiche nei prodotti di uso comune e autoprodurre le alternative naturali.E’ autrice di Autoproduciamo, il blog sull’autoproduzione con Consigli utili per migliorare la salute e per rispettare l’ambiente.
Davide Gaglioti, Recooper – Recooper è un progetto per la raccolta di materiali circolari e sostenibili, realizzato con il supporto delle cooperative sociali no profit: La Fraternità di Bologna, La Piccola Carovana di Crevalcore, La Formica di Rimini e Città Solare di Padova per condividere le rispettive esperienze e migliorare la gestione, portandola a una dimensione sovra-regionale. Recooper si pone l’obiettivo di comunicare la raccolta e il riuso in maniera nuova e diversa, più etica, offrendo servizi di raccolta innovativi (es. negli uffici, nelle parrocchie, nelle scuole, etc.) e interattivi (es. mappa delle campane online) e coinvolgendo partner istituzionali e privati. Nel primo report sulla raccolta differenziata abiti usati Recooper ha analizzato i quantitativi raccolti nel 2021 ed il grado di accessibilità del servizio all’utenza in tutti i 143 comuni dove opera. Nel 2021 ha raccolto 6.339.382 kilogrammi di abiti usati in 1615 cassonetti con 51 lavratrici/lavoratori, di cui 28 in condizioni di fragilità.
Antonio Beraldi, Leila Bologna, la Biblioteca degli oggetti – L’idea alla base di Leila è quella di promuovere la cultura della condivisione: in fondo abbiamo bisogno di utilizzare, non di possedere.Leila ha creato delle “biblioteche” che ospitano oggetti, messi a disposizione di chi decide di partecipare al progetto. In cambio si può prendere in prestito tutto ciò che altri hanno messo a disposizione. Grazie a questa semplice idea Leila riesce ad agire concretamente ogni giorno su tematiche attuali come l’economia, l’ecologia, la cultura.