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Fuorvianti secondo l'AUSL le notizie diffuse dal TG2 RAI sulla gestione dell'emergenza sanitaria in Appennino (Fonte Shutterstock)

Il sindaco Panieri ha fatto il punto della situazione durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri pomeriggio

“Gli ospiti positivi sono 141 (il 12,8% del totale); di questi 4 sono ad oggi i deceduti e 7 sono attualmente ricoverati presso il nostro ospedale. Tutti i casi in residenza sono stati visti dalle USCA e valutati dalla geriatria territoriale; il triage è giornaliero e vengono ospedalizzati solo i casi che richiedono un trattamento ospedaliero – spiega il sindaco PanieriQuelli che restano in struttura sono sintomatici, parasintomatici che necessitano di assistenza generale e di condizioni di isolamento, che sono state puntualmente verificate dall’equipe aziendale di esperti in gestione del rischio infettivo“.

Le criticità non sono legate alla gestione dei malati in struttura quanto piuttosto alle positività subentranti riscontrate nel personale di assistenza (ad oggi 43 fra infermieri ed OOSS) che faticano a trovare sostituzioni. Questo indebolisce gli organici delle residenze, proprio nel momento in cui sono chiamate ad operare uno sforzo suppletivo.

“Ad oggi l’azienda su sollecitazione della politica ha provveduto anche con le proprie risorse (infermieri in CRA Venturini e OOSS in CRA Baroncini), nonostante parte del personale dell’azienda sanitaria sia in parte in quarantena (oltre 60 positivi fra Medici, Infermieri e OOSS), non consentendo di poter disporre nell’immediato di numeri sufficienti, ecco perché si sta incrementando sempre più il reperimento delle figure necessarie – aggiunge il primo cittadino – Da mercoledì l’azienda è impegnata ad attivare 10 Posti Letto di Osco a Castel S.Pietro per ospitare pazienti Covid positivi in fase postAcuta ma è del tutto evidente che bisogna potenziare gli organici presso le residenze se si vuole reggere questa seconda ondata“.

E sul versante ospedaliero? “Oggi l’azienda sanitaria ospita 71 ricoverati Covid in area medica e 8 casi in terapia semintensiva; per rendere possibile tutto questo hanno parzialmente rimodulato le attività di chirurgia programmata, con una riduzione di 11 sale settimanali (-20%), restando impregiudicata tutta l’attività ambulatoriale per esterni – conclude Panieri – Hanno ancora margine prima di arrivare alla saturazione totale delle risorse Covid, in termini di posti letto ordinari e di terapia intensiva, ma se possibile non si vuole sottrarre ulteriore spazio alle attività no Covid, altrettanto importanti”.