Decreto gennaio 2020
Lo stato di emergenza è stato prorogato sino al 30 Aprile

L’Emilia Romagna evita la zona rossa e resta al momento in fascia arancione

Il nuovo Dpcm entrerà in vigore da domani, sabato 16 Gennaio, dettando le regole per il contenimento del contagio sino al 5 Marzo. Tra le principali novità, lo stop all’asporto nei bar dalle 18 per evitare assembramenti all’esterno ma anche l’istituzione di “zone bianche” (che per ora però non ci sono) con meno di 50 positivi ogni 100 mila abitanti, dove bar e ristoranti potranno rimanere aperti anche la sera. Divieto inoltre di spostamento tra regioni, anche se zone “gialle”.

Contestualmente il Consiglio dei ministri ha approvato una proroga dello stato di emergenza fino al 30 Aprile 2021, il termine entro il quale potranno essere adottate o reiterate le misure finalizzate alla prevenzione del contagio ai sensi dei decreti-legge n. 19 e 33 del 2020.

Bar e ristoranti – Per i bar l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18; le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze; per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18.

Scuole infanzia, primarie e medie – L’attività didattica e educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza.

Scuole superiori – La ripresa delle lezioni in presenza anche alle superiori è consentita, ma ogni regione decide per sé dunque bisognerà consultare le ordinanze regionali. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. 

Obbligo mascherine – È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Chiusi musei, cinema, teatri, mostre, fiere e congressi. E palestre, piscine e impianti da sci fino al 15 Febbraio.

Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

E’ consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione, e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti. Lo spostamento deve durare il tempo necessario a risolvere il problema.