
Faldoni e pratiche gettate a terra durante visite istituzionali
“Questa Organizzazione Sindacale, su segnalazione della Segreteria Regionale Emilia Romagna, si è trovata costretta a scrivere e a richiedere l’immediato intervento del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, a seguito di una serie di comportamenti posti in essere dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Carpi, in provincia di Modena, nel decorso mese di ottobre, ma anche nei mesi passati” – si legge nella comunicazione ufficiale della segretaria nazionale del sindacato.
I fatti e le segnalazioni pervenute racconterebbero di episodi ampiamente documentati verificatisi presso almeno due Stazioni Carabinieri dipendenti di quella Compagnia, dove nel corso di una visita istituzionale a quelle sedi, il Comandante della Compagnia CC di Carpi, “si sarebbe lasciato andare, compiendo gesti quanto meno inusuali ma lesivi del contegno che deve caratterizzare un ufficiale dell’Arma, afferrando faldoni di carteggio e di atti di ufficio presenti sugli scaffali, scaraventandoli a terra, sul pavimento dell’archivio, formando un voluminoso cumulo di carta. Immaginiamo il disagio morale, imbarazzo e stupore, subito dai colleghi presenti compreso il Comandante della Stazione, che presumiamo abbiano dovuto poi sobbarcarsi l’onere di chinarsi a raccogliere e riordinare le carte sparse sul pavimento“.
“Tali condotte, reiterate, pongono degli interrogativi su come sia interpretata da taluni, l’azione di comando e fanno sorgere forti dubbi sulla legittimità di tali atteggiamenti che di primo acchito non paiono consoni né confacenti alla dignità e al decoro, e sembrano non garantire un adeguato contegno da tenere in servizio, in palese violazione dell’art. 732 del D.P.R. 15 marzo 2010, n.66 (TUROM) – concludono dal Nuovo Sindacato Carabinieri – Pertanto NSC ha chiesto una immediata verifica ispettiva da parte del Comando Generale e della scala gerarchica modenese al fine di far cessare con immediatezza tali comportamenti che stanno alimentando nel personale sensazioni di minore serenità e turbamento a discapito del personale iscritto, tutelato e rappresentato.”