Imola bike sharing
Le prime pedalate con il servizio "bike sharing" sono state quelle dell'Amministrazione Comunale (Fonte Sonja Vietto Ramus)

L’iniziativa rientra nel progetto “Bike to work” assieme alla realizzazione di percorsi ciclabili

E’ stato inaugurato qualhe giorno fa il nuovo servizio di bike sharing che rientra tra le azioni effettuate nell’ambito del progetto “Bike to work”, un’iniziativa partita dalla Regione Emilia Romagna che ha messo a disposizione dei 30 comuni firmatari del PAIR, il Piano Aria Integrato Regionale, risorse utilizzabili per incentivare l’utilizzo della bicicletta nelle città, soprattutto in questo momento storico in cui il covid-19 può spostare in maniera problematica gli utenti verso la propria auto privata.

A testare il servizio, con le prime pedalate, sono stati il sindaco di Imola, Marco Panieri, il vice sindaco Fabrizio Castellari, gli assessori Elisa Spada, Elena Penazzi, Daniela Spadoni e Giacomo Gambi che hanno provato le bici per un giro in centro storico, con partenza e arrivo da piazza Matteotti.

Il progetto, diviso in due diversi ambiti, vede da una parte l’incentivo per l’Amministrazione comunale a sviluppare la rete ciclabile cittadina, attraverso dei contributi per investimenti legati alla realizzazione di nuove corsie ciclabili, mentre dall’altra – per la parte riguardante contributi per spese correnti – è più incentrata sull’incentivare i cittadini stessi a considerare la bicicletta come valida e maggiormente sostenibile alternativa all’auto privata.

In totale al Comune di Imola sono stati destinati 70.675,60 euro di contributi, suddivisi in due parti uguali per la realizzazione di percorsi ciclabili e per incentivare l’utilizzo della bicicletta, anche in forme condivise. 

La scelta del Comune di Imola, che ha deciso di introdurre, in via sperimentale, un sistema di bike sharing di nuova generazione è nata dalla volontà di offrire un incentivo all’utilizzo della bicicletta che avesse caratteristiche di maggiore flessibilità rispetto ai sistemi già in uso, garantendo la possibilità di utilizzarla anche per spostamenti non strettamente legati all’ambito lavorativo.

Entrando nel dettaglio, il nuovo servizio di biciclette a pedalata muscolare in condivisione sarà a flusso libero, ossia ci sarà la possibilità per gli utenti di poter iniziare e concludere il viaggio in qualunque punto dell’area di operatività del servizio, sempre nel rispetto di tutti gli utenti della strada, e preferibilmente vicino alle molte rastrelliere presenti in città.

Le bici presenti sul territorio saranno 150 e grazie a dispositivi gps presenti su ciascuna di esse sarà possibile rintracciare la più vicina tramite la relativa applicazione RideMovi, scaricabile gratuitamente su smartphone da tutti gli store, Android o Apple. Proprio l’applicazione sarà uno degli aspetti che renderà più agevole l’utilizzo di questo servizio, perché la ricerca, l’inizio e la fine del viaggio saranno tutti controllati attraverso quest’ultima, dalla quale inoltre, inserendo la propria carta di credito, sarà anche possibile effettuare i pagamenti legati alle singole corse o per l’acquisto di specifici abbonamenti.

Il servizio, che viene lanciato in fase sperimentale che avrà una durata di 5 mesi (partito il 21 dicembre) e ha l’ambizione di integrarsi agli attuali sistemi di trasporto pubblico presenti in città, può essere utilizzato con la massima libertà all’interno della zona centrale della città, ma degli specifici punti di rilascio – visualizzabili all’interno della mappa presente sull’app – danno la possibilità agli utenti di poter usare le biciclette anche per spostamenti nelle zone più periferiche.

Attraverso l’analisi degli spostamenti, ma anche con l’aiuto di utenti e cittadini che possono inviare segnalazioni e suggerimenti, il servizio potrà continuamente migliorare risultando il più utile e fruibile possibile nel corso della sperimentazione.

Il servizio Ride movi avrà un costo di € 1 ogni 20 minuti, con la possibilità di fare degli abbonamenti di 30 giorni al costo di € 9,99 o 90 giorni al costo di 19,99. Lo stesso abbonamento è utilizzabile nelle città in cui è presente il servizio RideMovi, come ad esempio, Bologna, Mantova, Ferrara, Reggio Emilia, Milano, Torino, Venezia.

“Area Blu ha affiancato il Comune di Imola nella realizzazione del progetto, con l’obiettivo di dare forma alle finalità e alle priorità indicate dall’amministrazione. Viene così realizzata un’innovativa evoluzione dei servizi di bike sharing, già positivamente introdotti in città da molti anni, nonché applicata la più recente normativa sulla ciclabilità, utilizzando strumenti già positivamente impiegati da decenni nel resto d’Europa. Nel corso di questo primo periodo di sperimentazione Area Blu monitorerà gli utilizzi e raccoglierà i dati che potranno poi fornire all’amministrazione indicazioni sulle necessità e sulle modalità di spostamento dei cittadini, in modo da poter fornire in futuro strumenti di incentivazione all’utilizzo di mezzi di spostamento sostenibili, sempre più adatti alla peculiarità della città” – commenta Domenico Olivieri, presidente di Area Blu.