
Il sindaco Marco Panieri: “Dare un nuovo volto alla città con tecnologie a basso impatto energetico”
Sarà Area Blu ad occuparsi di indire una gara per la gestione dell’illuminazione pubblica dei prossimi anni, sulla base di una serie di linee d’indirizzo che identificano gli obiettivi necessari per riqualificare il servizio di illuminazione pubblica. Lo ha deciso l’Amministrazione Panieri che guarda ad un progetto innovativo per assegnare a Imola un nuovo volto.
“Il tema dell’illuminazione pubblica è molto sentito dalla città, per le sue implicazioni sul piano della sicurezza urbana e stradale, del decoro, su quello della sostenibilità ambientale ed anche economico, con gli eventuali risparmi che possono derivare dall’introduzione di nuove tecnologie a basso impatto energetico. Da qui la decisione di investire in qualcosa che metta al centro nuove tecnologie e materiali che consentano di qualificare questo aspetto della città, sotto tutti i punti di vista sopra richiamati, nell’ottica di Smart city – spiega il primo cittadino – Bisogna volgere lo sguardo al futuro con un progetto di illuminotecnica che mira a migliorare l’illuminazione non solo andando ad illuminare anche aree pubbliche oggi non coperte da questo servizio, come ad esempio alcune zone dei parchi, passaggi pedonali, monumenti, con una forte attenzione anche agli spazi pubblici nelle frazioni, ma anche aumentandone la qualità da un punto di vista estetico, della riduzione dell’inquinamento luminoso, del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni di anidride carbonica”.
L’Amministrazione comunale vuole dotarsi di uno strumento, che oggi non ha, di pianificazione e programmazione ambientale ed energetica in cui sono delineati gli interventi pubblici e privati per progettare l’uso del territorio nel campo dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico come strumento di identificazione delle priorità degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
A questo proposito, il Comune ha fornito ad Area Blu le “Linee di indirizzo per la riqualificazione della pubblica illuminazione del Comune di Imola” individuando sei obiettivi da raggiungere, per delineare lo strumento di pianificazione dell’illuminazione pubblica sopra richiamato.
Il primo obiettivo è quello della messa a norma degli impianti; in secondo luogo minimizzare le risorse impiegate per la riqualificazione e manutenzione degli impianti, applicando il modello dell’economica circolare; in terzo luogo, realizzare impianti ad alta efficienza: per conseguire un significativo risparmio energetico rispetto agli attuali consumi di energia elettrica si punta ad una conversione verso la tecnologia a led per raggiungere, per quanto è possibile nel corso del mandato, l’obiettivo di un risparmio del 60% e, comunque, minimo del 50% rispetto l’attuale fabbisogno. Va sottolineato, poi, che l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione permette di salvaguardare l’ambiente attraverso una significativa riduzione delle emissioni di CO2 dovute ad un minore assorbimento energetico. Quarto obiettivo è quello di migliorare la qualità della luce in città. Questo significa che la progettazione dei nuovi impianti deve prevedere un’analisi del contesto urbanistico, ambientale, storico e paesaggistico nel quale si inserisce, in modo da inquadrare la progettazione illuminotecnica in un sistema integrato di sviluppo o rigenerazione urbana che abbia quale focus principale la valorizzazione dei principali monumenti e siti di interesse quali la Rocca Sforzesca, il museo di San Domenico, Palazzo Tozzoni, il Cimitero del Piratello, viale Dante, viale A. Costa, Parco Acque Minerali, Parco via Kolbe. Questo consentirebbe, fra l’altro, di ridurre il degrado e gli atti di vandalismo che tendono ad aumentare là dove si illumina in modo disomogeneo, creando zone di penombra nelle immediate vicinanze di aree sovra illuminate o situazioni di abbagliamento e di favorire le attività serali e ricreative esterne per migliorare la qualità della vita oltre che fornire un più razionale sfruttamento degli spazi urbani disponibili.
Quinto obiettivo è l’implementazione di un sistema di telecontrollo delle sorgenti e il successivo monitoraggio puntuale dei risultati, per gestire gli impianti, programmare gli interventi di manutenzione ordinaria e verificare gli scostamenti rispetto agli obiettivi di risparmio energetico prefissati.
Infine, c’è l’obiettivo di implementare il sistema di smart city, con una serie di interventi multidisciplinari che permetteranno di configurare la città di Imola come una smart circular city e, perciò, rendere il tessuto cittadino più efficiente e funzionale.
L’attuale gestore della pubblica illuminazione cittadina è Hera Luce srl, che si occupa della fornitura di energia, della manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture con un costo annuo di circa 1,4 milioni di euro. La concessione in vigore nel 1996 scadrà il 31 dicembre di quest’anno. Ad oggi i punti luce in città sono 11.083, di cui solo una parte minore a led.
Per consentire i tempi per individuare, attraverso le necessarie procedure ad evidenza pubblica e nel rispetto della disciplina sugli appalti, la soluzione idonea a concretizzare gli indirizzi e gli obiettivi del Comune sarà necessaria una proroga tecnica fino al 30 Aprile 2021 a un operatore economico in grado di gestire il servizio nel periodo transitorio massimo di due anni. Tenendo conto che alcuni interventi minori, ma utili alla collettività potranno essere effettuati anche in questo periodo transitorio. Per arrivare poi alla definitiva individuazione di un interlocutore che sia in grado di assumersi i rischi tecnici e finanziari degli investimenti sostenuti per conseguire i risparmi energetici e le implementazioni richieste dall’Amministrazione Comunale. L’obiettivo è attivare la nuova illuminazione pubblica nella seconda parte del 2022.