
Ecco quelli che non possono assolutamente mancare sulla tavola secondo gli esperti del Gambero Rosso
Se l’Emilia-Romagna è un’unica regione politica, dal punto di vista enologico è d’obbligo analizzare in maniera separata le due entità territoriali per capirne le differenze fra vitigni, territori e clima.
Quali sono i vini che secondo gli esperti del Gambero Rosso non possono mancare sulla tavola? Ecco quelli di Bologna e provincia segnalati nella guida “Vini d’Italia 2023” (in vendita a 30€).
A Castel San Pietro, in via Stanzano 1120, si trova l’azienda Umberto Cesari che produsse le sue prime bottiglie nel lontano 1965. Da allora quantità e qualità sono aumentate grazie a Gianmaria, figlio del fondatore. Fra i vini più pregiati c’è il Solo ’19, incrocio fra sangiovese e merlot (il merlese) che profuma di frutta croccante, mora, ribes e mirtillo cui si affiancano note di erbe aromatiche e spezie dolci. A Sasso Marconi, in frazione San Lorenzo (via Gamberi, 48), Floriano Cinti produce ogni anno 100mila bottiglie. Sui 24 ettari di vitigni coltiva pignoletto e barbera. Da assaggiare il Pignoletto ’20 con profumi di mandorla e agrumi e il Ronco Antico, da uve pinot nero.
A Zola Predosa, in via F. Raibolini Il Francia 55, l’azienda Gaggioli offre vino ma anche un agriturismo con menù stagionale. Pignoletto, barbera, cabernet, sauvignon e merlot oltre a spumanti. Fra i più apprezzati: il Merlot e il Cabernet Sauvignon, entrambi del millesimo 2019, e il Colli Bolognesi Pignoletto Superiore ’21. In frazione Mongiorgio (via G. Bernardi 3) a Monte San Pietro, si trova Isola, azienda avviata nel 1957. Fra i vini migliori: il Monte Gorgii, fresco e piacevole; le Vaie ’21, un Riesling dai profumi floreali e agrumati; il Pignoletto ’21, sia in versione ferma (il Superiore) che frizzante.
A Imola, Fattoria Monticino Rosso (via Montecatone, 7) produce ogni anno 140mila bottiglie da 24 ettari vitati. Fra le etichette segnalate dal Gambero Rosso ci sono Le Morine ’18, che profuma di frutti di bosco, e il Codronchio, un’Albana. A Ozzano dell’Emilia, in via Panzacchi 16, Tenuta Palazzona di Maggio è gestita da 4 generazioni dalla famiglia Perdisa. Sui 15 ettari di vigneti spiccano le uve autoctone sangiovese e albana; eccellente è il Romagna Superiore Ulziano ’20 che offre toni di liquirizia, mora, prugna e resine nobili.
Tornando a Imola, Tre Monti (via Lola, 3 in frazione Bergullo) produce annualmente 200mila bottiglie da 40 ettari vitati. Fra i vini da segnalare ben due Albana: Vigna Rocca che profuma di albicocca, mela golden, margherita e agrume candito; Vitalba, vinificata in anfore georgiane con macerazioni molto lunghe. A Dozza, in via Monte del re 31/p, Assirelli produce vino ma anche diverse varietà di frutta. Sorprendente il Monte del Re ’18, un Romagna Sangiovese fitto e articolato. In frazione Toscanella (via Marsiglia 3), sempre nel Comune di Dozza, Branchini, azienda nata alla fine degli anni Cinquanta, ha un ottimo Sangiovese e un’Albana da assaggiare assolutamente.
A Monte San Pietro (via Sancherlo, 37a in località Sancherlo), Tenuta Bonzara è una bella realtà che produce vini nei Coilli Bolognesi: da segnalare Vigna Antica, un Pignoletto Classico dai profumi fruttati, e Angelo Lambertini Brut, ottenuto da uve grechetto gentile in versione spumante.
Altre tre cantine sono a Imola. In via Montanara 333, località Ponticelli, Fondo Cà Vecja, conta su 18 ettari vitati da cui produce ottimi vini; il Gambero Rosso segnala l’Albana Querciola ’20 e il Colvento ’21, un profumatissimo Sauvignon. In via Punta 82, i Giovannini (vignaioli da 3 generazioni) coltivano la loro terra che produce ottimi vini Albana. In via Merlotta 1, l’azienda Merlotta spazia fra varietà classiche e altre internazionali; da segnalare l’Albana ’21 e il Sangiovese Petali di Viola ’21.
Manaresi, a Zola Predosa (via Bertoloni 14/16 in località Podere Bella Vista), è l’azienda di Donatella Agostoni, nipote del pittore Paolo Manaresi cui è dedicata la cantina. Ottimo il Pignoletto Frizzante ’21. Ancora a Monte San Pietro (via San Martino 5), Montevecchio Isolani conta 100 ettari tutti da coltivazione biologica. Cantina ma anche agriturismo e scuola di equitazione, offre un ottimo Pignoletto Superiore ’20.
L’ultimo indirizzo segnalato dal Gambero Rosso fra i migliori produttori di vino a Bologna e provincia è quello della Tenuta Santacroce a Monteveglio (via Abè 33), azienda che torna nella guida dopo 10 anni. Ottimi il Sit a Montui ’18 (Pignoletto) e il rosso Al Campédi ’18 da uve cabernet sauvignon.