
Battuta la concorrenza della Francia dopo il ritiro in extremis della Svizzera, l’Italia torna a ospitare la rassegna iridata. Appuntamento all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola dal 24 al 27 Settembre
Era il 1968 quando Vittorio Adorni, a 31 anni, con una fuga di 230 km, di cui 90 in solitaria, vinse il titolo mondiale a Imola. A Settembre, 52 anni dopo, la cittadina alle porte di Bologna tornerà a ospitare la massima rassegna di ciclismo su strada.
A renderlo noto l’Uci, l’Unione Internazionale di ciclismo: “L’assegnazione dei Mondiali su strada in Italia quest’anno è di grande valore simbolico: in un paese che ha sofferto enormemente per la pandemia Covid-19 ma ha saputo affrontarla con efficacia e coraggio, lo svolgimento del nostro evento annuale più importante sarà, a suo modo, un segnale di ritorno alla normalità in una regione dove la situazione sanitaria è ormai sotto controllo” ha commentato il presidente David Lappartient.
Sarà dunque l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, forte della sua struttura logistica (sala stampa da mille posti, box separati per le Nazionali, parcheggi illimitati e tribune con più ingressi), a fare da coreografia a questo prestigioso appuntamento sportivo che si affianca al Gran Premio di Formula 1 in programma il 1° Novembre.
In gara per l’assegnazione del titolo iridato ci saranno solo le categorie donne e professionisti (per juniores e under 23 bisognerà invece attendere il 2021), con 4 prove in circuito per una lunghezza di 28,8 km da ripetersi 5 volte per le donne e 9 per gli uomini.